Il Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023 ha apportato svariate modifiche al Codice del Consumo Italiano, tra cui:
- L’innalzamento del massimo edittale delle sanzioni amministrative irrogabili dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) in caso di pratiche commerciali scorrette da 5 a 10 milioni di euro (cfr. art. 27 co. 9 cod. cons).
- L’estensione di tale regime sanzionatorio (sanzione amministrativa da 5.000 a 10.000.000 euro) anche alle clausole vessatorie nei contratti B2C, prima “sanzionate” con la sola nullità di protezione (cfr. art. 27 co. 9 cod. cons.).
Recentemente stiamo assistendo a un’applicazione massiccia da parte dell’Autorità italiana delle norme poste a tutela dei consumatori -spesso anche in maniera molto più severa rispetto al disposto delle direttive UE di cui tali norme costituiscono attuazione- oltre che a un aumento degli interventi da parte dell’Autorità in relazione ad alcuni aspetti specifici, quali il credit card surcharge e la violazione degli obblighi di trasparenza nell’ambito dell’influencer marketing.
Ciò può avere un impatto su tutte quelle imprese che gestiscono una piattaforma di e-commerce accessibile ai consumatori italiani o pongono in essere pratiche di influencer marketing sul territorio italiano.
Contenuto a cura dell’Avv. Silvia Mondini e dell’Avv. Francesca Milani.