L’Italia regolamenta l’Intelligenza Artificiale: una Legge antropocentrica per la sicurezza, la sanità e lo sviluppo Economico

La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ha pubblicato il 25 settembre 2025 la Legge n. 132 del 23 settembre 2025, recante “Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale”. Questa nuova normativa stabilisce i princìpi fondamentali per la ricerca, la sperimentazione, lo sviluppo, l’adozione e l’applicazione dei sistemi e modelli di intelligenza artificiale (IA).

Principi Guida e Conformità Europea

L’obiettivo primario della legge è promuovere un utilizzo corretto, trasparente e responsabile dell’IA, in una dimensione antropocentrica, mirando a cogliere le opportunità offerte dalla tecnologia e, allo stesso tempo, a garantire la vigilanza sui rischi economici, sociali e sull’impatto sui diritti fondamentali. Le disposizioni si interpretano e si applicano in conformità al Regolamento (UE) 2024/1689.

Tra i princìpi generali che devono guidare lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA per finalità generali, spiccano il rispetto dei diritti fondamentali, la trasparenza, la proporzionalità, la sicurezza, la protezione dei dati personali, l’accuratezza, la non discriminazione, la parità dei sessi e la sostenibilità. È essenziale che lo sviluppo e l’applicazione avvengano nel rispetto dell’autonomia e del potere decisionale dell’uomo, assicurando la sorveglianza e l’intervento umano. Inoltre, la legge stabilisce che la cybersicurezza sia una precondizione essenziale lungo tutto il ciclo di vita dei sistemi e modelli di IA, adottando un approccio proporzionale e basato sul rischio.

La legge pone attenzione specifica anche alle persone con disabilità, garantendo loro il pieno accesso ai sistemi di IA e alle relative funzionalità su base di uguaglianza e senza discriminazioni, in linea con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

Nuova Governance e Strategia Nazionale

Per assicurare l’applicazione della normativa, la legge designa l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) come Autorità nazionali per l’intelligenza artificiale.

Le competenze sono così ripartite:

  1. AgID è responsabile per promuovere l’innovazione e lo sviluppo dell’IA, definendo le procedure per la notifica, la valutazione, l’accreditamento e il monitoraggio dei soggetti incaricati di verificare la conformità dei sistemi. AgID e ACN gestiscono congiuntamente anche spazi di sperimentazione per sistemi conformi alla normativa. Inoltre, AgID è designata quale autorità di notifica.
  2. ACN è responsabile per la vigilanza, incluse le attività ispettive e sanzionatorie, relative ai profili di cybersicurezza e di sicurezza generale dei sistemi di IA. ACN è designata quale autorità di vigilanza del mercato e punto di contatto unico con le istituzioni europee.

La legge istituisce, inoltre, la Strategia nazionale per l’intelligenza artificiale, predisposta e aggiornata con cadenza almeno biennale dalla Presidenza del Consiglio dei ministri d’intesa con le Autorità nazionali.

IA nel Settore Economico, Lavoro e PA

In ambito economico, lo Stato e le autorità pubbliche promuovono l’IA per migliorare l’interazione uomo-macchina, accrescere la produttività, e supportare il tessuto produttivo nazionale (PMI e microimprese). Viene favorito un mercato dell’IA innovativo, equo e concorrenziale, facilitando l’accesso a dati di alta qualità per le imprese e la comunità scientifica.

Una disposizione specifica (Art. 5, comma 1, lettera d) indirizza le piattaforme di e-procurement pubbliche a privilegiare soluzioni che garantiscano la localizzazione e l’elaborazione dei dati strategici presso data center posti nel territorio nazionale, con procedure di disaster recovery e business continuity implementate anch’esse in Italia.

Per il mondo del lavoro, l’utilizzo dell’IA deve essere sicuro, affidabile, trasparente e non può contrastare con la dignità umana né violare la riservatezza. Il datore di lavoro ha l’obbligo di informare il lavoratore sull’uso di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati. Presso il Ministero del Lavoro è istituito un Osservatorio con il compito di definire una strategia, monitorare l’impatto sul mercato e promuovere la formazione.

Nelle pubbliche amministrazioni, l’IA è impiegata per incrementare l’efficienza e la qualità dei servizi, ma il suo utilizzo è limitato a una funzione strumentale e di supporto all’attività provvedimentale, lasciando la persona come unica responsabile delle decisioni. Similmente, nell’attività giudiziaria, ogni decisione sull’interpretazione della legge, sulla valutazione dei fatti e delle prove, e sull’adozione dei provvedimenti è sempre riservata al magistrato.

Innovazione in Sanità e Ricerca

L’IA è vista come un fattore abilitante per il miglioramento del sistema sanitario, contribuendo alla prevenzione, diagnosi e cura, ma garantendo che l’accesso alle prestazioni non sia condizionato da criteri discriminatori. L’interessato ha il diritto di essere informato sull’impiego di queste tecnologie.

In ambito sanitario, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) è incaricata di istituire una piattaforma di intelligenza artificiale per il supporto alle finalità di cura, specialmente nell’assistenza territoriale. Questa piattaforma fornirà suggerimenti non vincolanti ai professionisti sanitari e ai medici nella pratica clinica.

Per la ricerca scientifica, i trattamenti di dati (anche personali e sensibili) per la realizzazione di sistemi IA in sanità sono dichiarati di rilevante interesse pubblico. È autorizzato l’uso secondario di dati personali (privi di elementi identificativi diretti) per la ricerca e sperimentazione, anche senza ulteriore consenso, salvo i casi in cui l’identità sia necessaria per tutelare la salute degli interessati.

Tutela Legale: Sanzioni Penali e Diritto d’Autore

Il Capo V della legge introduce modifiche al codice penale per affrontare i rischi derivanti dall’impiego illecito dell’IA.

  1. Aggravante Comune: L’impiego di sistemi di IA è ora un’aggravante comune se costituisce un mezzo insidioso, ostacola la difesa (pubblica o privata), o aggrava le conseguenze del reato (Art. 61 c.p., n. 11-decies).
  2. Illecita Diffusione di Deepfakes: Viene introdotto un nuovo reato (Art. 612-quater c.p.) che punisce chiunque diffonda senza consenso immagini, video o voci falsificati o alterati mediante IA, idonei a indurre in inganno sulla loro genuinità, causando un danno ingiusto.
  3. Aumento delle Pene: Le pene sono aggravate per i reati di attentati contro i diritti politici del cittadino (Art. 294 c.p.), aggiotaggio (Art. 2637 c.c.) e manipolazione del mercato (Art. 185 TUF), se commessi mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale.

Per quanto riguarda il diritto d’autore, la legge precisa che sono protette le opere dell’ingegno “umano” di carattere creativo, anche se create con l’ausilio di strumenti di IA, purché costituiscano il risultato del lavoro intellettuale dell’autore. La riproduzione o estrazione di testo e dati (Text and Data Mining, TDM) da opere accessibili legittimamente, ai fini dell’addestramento di modelli di IA, è consentita in conformità con gli articoli 70-ter e 70-quater della Legge sul diritto d’autore.

Deleghe e Finanziamenti per il Futuro

Il Governo ha ricevuto delega per adottare decreti legislativi entro dodici mesi. Questi decreti dovranno adeguare la normativa nazionale al regolamento (UE) 2024/1689 e specificare la disciplina dei casi di realizzazione e impiego illeciti di sistemi di IA, affrontando la responsabilità penale e civile.

Infine, per supportare lo sviluppo industriale, è autorizzato un investimento complessivo fino a un miliardo di euro per sostenere, tramite equity e quasi equity, piccole e medie imprese innovative (PMI) e imprese ad elevato potenziale che operano nei settori dell’IA, della cybersicurezza, delle tecnologie quantistiche e delle telecomunicazioni (come 5G e Web 3). Tali investimenti saranno effettuati utilizzando le risorse del Fondo di sostegno al venture capital.

Contenuto a cura dell’Avv. Gianmaria Pesce

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