Importanti novità normative stanno interessando l’uso dell’IA nel settore legale italiano.
Il Senato italiano ha recentemente approvato un disegno di legge sull’IA, in linea con l’AI Act europeo. Il disegno di legge sull’IA punta su trasparenza, supervisione umana e responsabilità — con particolare attenzione alle professioni intellettuali e all’attività giudiziaria.
Per i professionisti legali:
- L’IA deve supportare, non sostituire, le competenze umane
- I clienti devono essere informati quando vengono utilizzati strumenti di IA
- La responsabilità rimane sempre in capo al professionista
Nel contesto giudiziario:
- L’IA è classificata come “ad alto rischio” e non può sostituire il ragionamento del giudice
- Le decisioni devono sempre essere motivate da una persona
- Vengono definiti criteri chiari di responsabilità e supervisione
Gli studi legali italiani stanno integrando l’IA per l’analisi documentale, la ricerca giuridica e l’automazione, investendo al contempo in formazione per garantirne un uso etico ed efficace.
Un segnale forte verso un’innovazione responsabile, che rafforza — e non sostituisce — la centralità dell’essere umano nel diritto.
In merito al primo rilevante caso di cd. “allucinazioni da IA” in un atto giuridico vedi il nostro post https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:7311002749305835520 dell’Avv. Gianmaria Pesce.
Contenuto a cura dell’Avv. Luca Tiberi.