L’Ordine degli Avvocati di Milano ha pubblicato un documento denominato “Carta dei Principi” con l’obiettivo di offrire un quadro di riferimento per l’utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale (IA) nel contesto giuridico. Questo documento, chiamato anche HOROS -confine in greco- si propone di delineare i principi fondamentali che devono guidare l’uso dell’IA in ambito forense, con un focus sulla tutela dei diritti, la responsabilità e la trasparenza.
Nel settore giuridico, l’IA si presenta come uno strumento con grandi potenzialità, ma anche con rischi concreti, se non utilizzata con consapevolezza e responsabilità. La Carta dei Principi si pone l’obiettivo di disciplinare l’interazione tra tecnologia e diritto, con l’obiettivo di preservare l’indipendenza e la fiducia nel sistema giudiziario.
Principi fondamentali
La Carta dei Principi si articola in dieci principi fondamentali:
- Intelligenza Artificiale e Professione Forense: gli avvocati devono utilizzare i sistemi di IA nel rispetto dei principi di legalità, correttezza, trasparenza e responsabilità, in conformità alle normative europee e nazionali. L’uso dell’IA deve essere finalizzato al miglioramento della qualità del servizio legale, senza compromettere i diritti e la fiducia dei clienti.
- Dovere di competenza: l’avvocato deve mantenere e sviluppare costantemente le proprie competenze tecnologiche. È essenziale comprendere la funzionalità e i limiti dei sistemi di IA utilizzati, per garantire risultati accurati e appropriati al contesto legale.
- Trasparenza nell’uso dell’Intelligenza Artificiale: gli avvocati devono informare chiaramente i propri clienti dell’uso dell’IA e del possibile impatto sul servizio legale fornito. La trasparenza implica anche la capacità di spiegare come l’IA abbia influenzato l’elaborazione di documenti, l’analisi di prove o altre attività legali.
- Centralità della Decisione Umana: La centralità della decisione umana è un elemento imprescindibile nell’utilizzo dell’IA. Ogni risultato generato dall’IA deve essere sottoposto ad un esame umano per garantirne adeguatezza, accuratezza e conformità ai principi etici e legali.
- Protezione dei dati e riservatezza: L’uso dell’IA da parte degli avvocati deve avvenire nel pieno rispetto dei principi fondamentali di protezione dei dati personali, come la minimizzazione dei dati, la trasparenza e la limitazione della finalità. Un approccio di “privacy by design” e “privacy by default” è essenziale per integrare la protezione dei dati fin dalla fase di progettazione dei sistemi di IA.
- Sicurezza Informatica: L’adozione di strumenti di IA richiede particolare attenzione alla sicurezza informatica, per garantire che i dati siano protetti e che i sistemi utilizzati siano sicuri e affidabili. È essenziale garantire che i sistemi siano controllati regolarmente per correggere eventuali vulnerabilità.
- Valutazione del rischio dell’utilizzo di sistemi di IA in ambito forense: Gli avvocati devono effettuare una valutazione continua dei rischi legati all’uso dell’IA. Tale analisi deve considerare potenziali vulnerabilità, come la non accuratezza dei dati impiegati, la presenza di bias o l’eventuale compromissione della riservatezza delle informazioni.
- Diversità e sostenibilità ambientale: L’uso dell’IA in ambito forense deve rispettare i principi di diversità, sostenibilità ambientale e non discriminazione. È necessario considerare l’impatto ambientale dell’uso di tecnologie digitali, adottando pratiche che riducano il consumo di risorse energetiche e privilegiando soluzioni sostenibili.
- Formazione Continua e Re-Skilling: La formazione continua è centrale nella prospettiva di garantire che l’uso dell’IA sia coerente con un approfondimento costante delle competenze in materia. Il re-skilling non solo mantiene l’avvocato al passo con l’evoluzione tecnologica, ma consente anche di migliorare la qualità dei servizi offerti, fornendo una consulenza legale moderna e informata.
- Tutela del diritto d’autore: La tutela del diritto d’autore è un principio primario nell’uso dell’IA. Gli avvocati hanno il dovere di garantire che le opere e i dati utilizzati siano conformi alle normative vigenti.
Le istituzioni forensi hanno la responsabilità di garantire che la trasformazione tecnologica non comprometta i diritti delle persone. È fondamentale che gli avvocati possano operare in un contesto regolamentato, in cui sia chiaro il confine tra supporto tecnologico e autonomia professionale.
La pubblicazione di questa Carta dei Principi rappresenta un importante passo avanti per la regolamentazione dell’uso dell’intelligenza artificiale nel settore legale, fornendo una guida per gli avvocati e gli operatori del diritto che si trovano ad affrontare le sfide poste dall’innovazione tecnologica e si pone nella medesima direzione dei provvedimenti normativi, anche a carattere sovranazionale, che stanno via via entrando in vigore rispetto a tali tematiche.
Contenuto a cura dell’Avv. Gianmaria Pesce